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Testamento Solidale: una possibilità da conoscere

28/07/2014 | News
Testamento Solidale: una possibilità da conoscere

In passato, in Italia, uomini illustri come Giuseppe Verdi e Alessandro Manzoni si sono posti il problema di come poter compiere un gesto di generosità, senza ledere i diritti dei propri cari. Testamento Solidale, il Comitato promosso da 6 grandi organizzazioni - ActionAid, AIL, AISM, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro e Save the Children, al quale hanno aderito  Amref, Università Campus Bio-Medico di Roma e Fondazione Operation Smile Italia Onlus - con la collaborazione e il patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato fa chiarezza sul tema.

Oggi ne fanno parlare Sting e Bill Gates, ieri si discuteva, nel nostro Paese, dei lasciti solidali di Giuseppe Verdi o Alessandro Manzoni, che hanno donato, il primo a favore  degli ‘Asili Centrali’, degli Istituti dei ‘Rachitici’, dei ‘Sordo Muti’ e dei ‘Ciechi’ di Genova, il secondo, a favore del suo fedele servitore. Una scelta che fecero anche altri grandi italiani del passato, tra cui Camillo Benso Conte di Cavour, Lina Cavalieri ed Enrico De Nicola.

Sempre più star e personaggi di spicco, ieri come oggi, si pongono il problema di cosa fare del proprio patrimonio e a chi lasciare i propri averi. Non solo figli e parenti, ma a quanto sembra, il mondo delle celebreties rivolge sempre più le proprie attenzioni alle cause sociali dall’infanzia alla ricerca scientifica, dalla salute alla lotta alla fame e alla povertà.

Di fronte al rischio avvertito dai cari di un personaggio ricco e famoso che vuole pensare anche agli altri per lasciare un segno di sé ai posteri, in Italia gli eredi possono forse stare un po’ più tranquilli. A rassicurare gli eredi del Bel Paese sul loro futuro ci pensa la prima campagna di informazione e sensibilizzazione promossa da Testamento Solidale, il Comitato composto da 6 grandi organizzazioni promotrici - ActionAid, AIL, AISM, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro e Save the Children, al quale hanno aderito Amref, Università Campus Bio-Medico di Roma e Fondazione Operation Smile Italia Onlus – con la collaborazione e il patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato.

"In Italia, l’esistenza della quota legittima tutela infatti la famiglia e i propri cari. Una quota stabilita dalla legge, diversa a seconda della composizione del nucleo familiare è riservata agli stessi. Poi, per compiere un gesto di altissimo valore umano, si può scegliere di cedere anche solo una minima parte dei propri averi (quota disponibile) ad enti non profit, Insomma non bisogna necessariamente scegliere tra i propri familiari e le cause nobili del sociale. Si possono soddisfare entrambe le esigenze" ricorda Albino Farina, Consigliere Responsabile dei Rapporti con il Terzo Settore e con le Associazioni dei Consumatori del Consiglio Nazionale del Notariato.

Forse in virtù di queste garanzie che non pongono nessuno contro nessun altro, cresce negli ultimi anni la generosità degli italiani in tema di lasciti solidali. Cresce, in particolare,  il numero di quanti (+10/15% in 10 anni) inseriscono il lascito solidale nelle loro ultime volontà. A donare sono soprattutto donne, oltre il 60% del totale. Nella metà dei casi, il valore del lascito è sotto i 20 mila euro. In oltre il 50% dei casi la domanda più frequente a cui sono sottoposti i notai è proprio ‘Quali sono i diritti dei propri familiari?’ Lo rivela un sondaggio effettuato da Testamento Solidale con la collaborazione del Consiglio Nazionale del Notariato su un campione di ben 700 notai (pari al 14% della categoria).

"Fare un lascito solidale significa garantire cibo, salute e istruzione a milioni di bambini. Vuol dire aiutare le persone con disabilità ad integrarsi al meglio nei territori in cui vivono, fornendo servizi socio-sanitari adeguati e sostenere la ricerca scientifica contro malattie come la leucemia e la sclerosi multipla. Il lascito solidale è un atto non vincolante, che può essere ripensato, modificato in qualsiasi momento e senza che vengano in alcun modo lesi i diritti legittimi dei propri familiari" dichiara Rossano Bartoli, portavoce del Network Testamento Solidale e Segretario Generale Lega del Filo d’oro. 

La crescita dei lasciti negli ultimi 10 anni è una buona notizia, che segnala come anche in Italia si stia lentamente affermando la cultura del lascito solidale tra le persone più sensibili, nonostante il forte ritardo rispetto all’Europa. Nel nostro paese, infatti secondo l’indagine GFK Eurisko-Testamento Solidale, gli over 55 hanno una bassa propensione al testamento (15,8%), di gran lunga inferiore ad esempio alla Gran Bretagna dove si attesta intorno all’80% e agli USA con il 50%. Soltanto l’8% degli italiani over 55 ha fatto testamento, mentre il 5% è intenzionato a farlo e il 6% è incerto. Colmare il “gap” di conoscenza intorno al lascito, promuovere la cultura della solidarietà testamentaria in Italia, informare e sensibilizzare sull’importanza di un gesto che può fare la differenza nella vita delle persone che hanno più bisogno è l’obiettivo con cui è nata nel 2013 la campagna Testamento Solidale, un Comitato di sei grandi organizzazioni promotrici – ActionAid, AIL, AISM, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro e Save the Children - a cui si sono aggiunte le nuove aderenti al Network: Amref, Università Campus Bio-Medico di Roma e Fondazione Operation Smile Italia Onlus – e significa garantire cibo, salute e istruzione a milioni di bambini.

LA CAMPAGNA INFORMATIVA
Per diffondere la cultura dei testamenti solidali e rispondere a quanti ancora non sanno a chi rivolgersi le organizzazioni promotrici hanno creato un sito www.testamentosolidale.org e l’omonima guida. Due strumenti che offrono una esaustiva panoramica sul tema del lascito, dalle tipologie di testamento (olografo, pubblico, segreto) alla quota “disponibile” di patrimonio che può essere destinata ad un lascito solidale (una qualsiasi somma di denaro, un bene mobile o immobile, la polizza vita, azioni o titoli d’investimento).

 


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